Non sento, non vedo, non parlo.

Dormire è un pò soffrire…o era partire è un pò morire? Pensieri sonnambuli come biglie in discesa…
Mi giro e mi rigiro nel letto… mi alzo e riaccendo il pc, il sonno tarda a venire… vorrei non aver smesso di fumare, una sigaretta in questo momento ci starebbe proprio… l’aroma del tabacco quando apro il pacchetto, il gesto lento mentre rollo la cicca  e la prima boccata gustandone appieno il gusto… non dormo e non ne capisco il motivo, qui sono tranquilla eppure certi pensieri continuano a girare a vuoto come una macchina ingolfata… capitano quelle nottate in cui il sonno tarda a venire e allora si lasciano andare gli ormeggi trasportati dalla fantasia, nel tuo mondo più intimo, più privato… in quel mondo in cui l’accesso è vietato a tutti, dove tu sei Re o Regina incontrastata… penso al fatto che ci lamentiamo sempre dell’ambiente che ci circondano delle persone false, della cattiveria… penso che a volte non superiamo l’esame di coscienza e veniamo rimandati, che è più facile attribuire le colpe altri dei nostri mali, anzi diventiamo talmente generosi da dispensare colpe anche al gatto! 
Penso a come sia facile pretendere il rispetto, quando poi diventa cosi difficile anche salutare, sentendosi sul gradino più alto del podio della superbia, ma ho imparato che quando si cade da altezze del genenre si rischia davvero di farsi male…già, ma tanto è sempre possibile dare la colpa alle scarpe, al calzolaio, al panettiere che ci ha venduto quei bocconcini che non sapevano di nulla causando il cattivo umore che ci ha accompagnato per tutta la giornata…penso che tornerò a dormire e che certe riflessioni servono davvero a poco per chi è solo una vittima del sistema … Buona notte mondo

Informazioni su Sabrina Teodorelli

Cosa scrivere in uno spazio cosi ristretto? L'unico modo per capire come sono è vivermi.... l'unico modo per capire chi sono è attraversarmi...Non gioco se non a carte scoperte, la coerenza e la lealtà sono per me principi imprescindibili dal mio essere a cui non rinuncio e non rinuncerò mai … lotto … soffro … mi ribello (rompo anche i coglioni a volte…anzi..spesso…) ho costruito il mio carattere percorrendo strade irte, talvolta in salita dove mi è capitato anche di scivolare e di rialzarmi con le ginocchia sbucciate e di credere che non sarebbe più accaduto ma che poi così non è stato perchè le lezioni vanno ripassate per impararle per metterle in pratica ma la fiducia mi ha portata a credere che il tempo mi avrebbe insegnato a non commettere nuovamente errori di un tempo nella convinzione che ognuno di noi ha la possibilità di prendere la propria vita in mano e decidere cosa farne per non far sì che ci sia chi te la prenda e ne faccia ciò che vuole… Socrate diceva che sapeva di non sapere, era l'unica consapevolezza certa che possedeva. Eppure...più vado avanti più mi rendo conto che questa consapevolezza si ingradisce, come una voragine che s'allarga in un vestito che aveva cominciato perdendo il primo filo.... soprattutto in questo contesto, nella conoscenza della mia solitudine e quindi anche della mia natura ...mi rendo conto che sono sempre di più le cose che non capisco e le solitudini che percepisco. E non parlo di una solitudine fisica! Non saprei come descrivere questa sensazione, questo gusto retro amaro ..tutto scorre, tristezze e felicità in un alternanza senza soste e senza fine e se oggi non va: domani sarà differente….panta rei
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Una risposta a Non sento, non vedo, non parlo.

  1. Anonymous ha detto:

    spesso i pensieri ci avvolgono e ci fanno perdere il sonno….ma poi bello ciò che dici nel cuore della notte al culmine di una notte insonne….quanto è sacrosanto quello che dici….

    bruno

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